Chi siamo
Il Mediterraneo è uno spazio di relazione e al contempo un confine tra culture, civiltà e sistemi economici. Gli stessi elementi di frammentazione e di conflittualità che caratterizzano la storia del Mediterraneo hanno favorito nel corso del tempo lo sviluppo di articolate relazioni commerciali, così come di intensi scambi culturali. Se in una prospettiva di lungo periodo è facile individuare gli elementi di omogeneità e i caratteri distintivi della regione mediterranea, in epoca contemporanea percorsi di crescita divergenti tra le due rive del bacino hanno determinato profondi divari in termini di crescita demografica, di sviluppo socioeconomico, di qualità delle istituzioni. Queste stesse differenze sono causa di squilibri e disarmonie, ma contribuiscono, al contempo, a generare complementarità e a creare prospettive di crescita e di sviluppo per tutti i paesi dell’area. Sfruttare tali possibilità richiede interventi di policy mirate e volontà di cooperazione e collaborazione tra i governi nazionali, coinvolgimento delle istituzioni europee e ripensamento degli obiettivi e degli strumenti della Politica Euromediterranea dell’Unione europea.
La missione dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo è quella di studiare le dinamiche e la natura dei processi di crescita e sviluppo dei paesi dell’area. Il focus regionale nasce dalla centralità strategica del Mediterraneo sia sul piano geo-economico che politico. La posizione geografica all’intersezione di tre continenti rende questo mare il baricentro dei traffici di merci, risorse energetiche, uomini e tecnologie tra Nord e Sud e tra Oriente e Occidente. Sul piano geopolitico, il sostegno alla transizione politica in atto nei paesi della riva sud, il contrasto del terrorismo e il governo dei flussi migratori, fenomeni tra loro fortemente collegati, rendono ineludibile il dialogo tra Europa e Mediterraneo. La lettura di una realtà così complessa e in fase di rapida evoluzione richiede analisi multidisciplinari in grado di intersecare modelli e metodologie storiche, economiche, geografiche e sociologiche, con l’obiettivo di analizzare le traiettorie di crescita di breve e di lungo periodo dei paesi dell’area. Tali dinamiche, infatti, hanno peculiarità che difficilmente possono emergere da analisi focalizzate su singoli paesi o su micro aree. Lo scopo ultimo è quello di fornire teorie interpretative dei fenomeni, proiezioni sui possibili scenari futuri e indirizzi di policy che possano essere di supporto a interventi mirati per ridurre gli squilibri e stimolare la crescita dell’area.
Le attività di ricerca si articolano su alcuni assi tematici fondamentali che, valorizzando le competenze scientifiche dell’istituto, mirano a descrivere aspetti diversi dei paesi del Mediterraneo attraverso:
- l’analisi dei processi di sviluppo e del dualismo regionale che vede contrapporsi e persistere la dipendenza funzionale tra aree povere e aree ricche;
- l’analisi comparativa e prospettica dei processi di governance, i processi di formazione delle istituzioni e il loro funzionamento in ambito europeo ed euromediterraneo;
- lo studio del territorio, dell’ambiente e del paesaggio come fattori di sviluppo e stabilità;
- lo studio dei flussi commerciali e della logistica;
- lo studio delle migrazioni e dei fenomeni socio-culturali.